Da FULCRUM una linea specifica di ruote per e-bike | MTB-VCO.com

2022-08-13 07:25:42 By : Ms. Shelley zhu

Quando il nostro dipartimento Ricerca & Sviluppo ha iniziato a sviluppare una nuova gamma di ruote dedicate alle E-mtb, è partito dall’osservare il loro comportamento in movimento, perché le E-bike sono certamente simili alle tradizionali nelle geometrie ma profondamente diverse nella struttura, nelle reazioni alle accelerazioni e nelle discese.

Si è trattato di un progetto nuovo e decisamente diverso dalle esperienze passate: è stato necessario fondere il know-how di progettazione storico con l’osservazione e l’analisi del comportamento delle E-mtb.

Lo studio è partito fissando un obiettivo principale: offrire un’ottima esperienza di guida senza compromettere la massima affidabilità, tipica di una ruota Fulcrum.

Una sfida importante, la velocità e le masse in movimento impongono strutture più solide e massicce, con il rischio di rendere le sensazioni alla guida più piatte e lente.

È stato necessario rinforzare, creare cerchi resistenti ai colpi e alle sollecitazioni create da bici più pesanti e performanti rispetto al passato, senza aggiungere pesi eccessivi. Questo soprattutto nelle parti esterne, le più influenti sulla dinamica di guida.

Anche la trasmissione delle forze sul terreno è stata oggetto di analisi, poiché si è di fronte a potenze costanti ben superiori a quelle possibili nell’ambito delle bici human powered. La nuova gamma E-Mtb di Fulcrum è il risultato della miscela di osservazioni e interpretazioni del nuovo modo di andare in bici con la tradizione e la conoscenza nel campo della mountain bike.

Per la nuova gamma E-Mtb Fulcrum si è scelto di utilizzare esclusivamente raggi oversize, con uno specifico disegno di rinforzo sulle teste: questo permette di avere la massima qualità di risposte alle sollecitazioni sia come resistenza che come trasferimento della forza propulsiva.

Una sezione elaborata, variabile tra i 2.2 mm della testa ai 2/1.8mm nel punto più sottile, permette di risparmiare grammi importantissimi senza toccare le prestazioni.

Tanta velocità e un maggiore peso ovviamente ricadono sull’impianto frenante quando è il momento di prepararsi ad una curva.

La flangia disco diventa una parte fondamentale perché è l’interfaccia tra disco, dove agiscono le pinze, e mozzo, che trasferisce al cerchio l’azione frenante.

La nuova flangia è più spessa rispetto al passato, del 5% più rigida per garantire un supporto solido in frenata.

Il drastico aumento delle potenze e degli strappi dovuti all’intervento del motore ha reso necessario utilizzare un corpetto ruota libera con degli ingranaggi dedicati, in acciaio temperato, in grado di sopportare una tensione di rottura superiore del 30%. Le analisi in laboratorio hanno analizzato il comportamento dei singoli cricchetti su cicli superiori al miliardo di utilizzi: l’acciaio cementato promette una durata stimata di 4 volte superiore rispetto al modello in Ergal utilizzato per i modelli non E-Mtb.

In una mtb la parte anteriore e quella posteriore svolgono funzioni diverse e complementari.

La parte anteriore, è quella che influisce maggiormente sulla guida e riceve i colpi laterali. La parte posteriore, invece, sostiene gran parte del peso, in una bici con motore in misura ancora maggiore vista la sua posizione, ed è la responsabile della trazione.

Da questa riflessione è nata la scelta di creare due profili differenziati, l’anteriore è più alto (23mm) e rigido mentre il posteriore è più basso (18mm) e rinforzato, per dissipare al meglio gli urti con il terreno.

Le ruote sono l’elemento di contatto con il terreno, dove si scaricano per primi i colpi provenienti dal terreno.

Il sistema ruota-pneumatico, di fronte a questo impegno, deve garantire solidità alle sollecitazioni ripetute. Si è scelto così di creare un’architettura interna di rinforzo, un inserto a ponte posizionato diagonalmente, in modo da essere opposto agli impatti frontali. In questo modo, sfruttando le geometrie della struttura, si distribuisce il carico su tutto il cerchio evitando compressioni eccessive.

Il massimo risultato con il minimo carico di peso: questo dettaglio ha permesso un incremento del 10% di rigidità laterale e un 14% su quella verticale, modificando drasticamente le performances complessive.

Una parte così piccola eppure così importante, i nippli e la loro sede sono uno degli argomenti più importanti nella progettazione di una ruota.

Grazie a uno speciale alloggiamento, il nipplo si inserisce su di una base stabile, perfettamente in posizione, orientato verso il raggio.

In questo modo la distribuzione delle tensioni nel cerchio risulta molto più uniforme creando benefici percepibili in termini di vita a fatica e rigidezza: si evitano disallineamenti sotto sforzo e di conseguenza le deformazioni della struttura.