Nuova sede Iperceramica firmata MCA

2022-09-10 05:08:55 By : Mr. Yong Wu

Home / Progetti / Headquarter Iperceramica, le nuove frontiere di Mario Cucinella Architects

MCA firma la nuova sede di BayKer Italia proprietaria della catena di negozi Iperceramica. Un esempio di comfort, natura e benessere. Applicati, nella progettazione, i principi del Design for Manufacturing and Assembly e del Design for Disassembly

A cura di: Pietro Mezzi

La nuova sede di Iperceramica, la catena italiana di negozi per la vendita di pavimenti, rivestimenti, parquet, sanitari e arredo bagno e il nuovo punto della controllata RistrutturaSmart specializzata nei progetti di ristrutturazione chiavi in mano, porta la firma di Mario Cucinella Architects.

Il nuovo edificio, realizzato a Fiorano Modenese, si sviluppa su due livelli, su una superficie complessiva di circa 1.700 metri quadrati.

L’idea progettuale ha dato vita a un involucro semplice e funzionale, con un’immagine contemporanea e strutture portanti realizzate in elementi prefabbricati in legno.

Il progetto di MCA ha posta grande attenzione comfort interno, al benessere del personale e alla permeabilità alla luce naturale: requisiti, questi, raggiunti con il ricorso a grandi vetrate trasparenti e affacci sulla corte interna, che è stata arricchita da essenze arboree e arbustive.

L’elemento caratterizzante dell’intervento è la copertura: una grande vela aggettante rispetto all’edificio, con sbalzi differenti secondo l’orientamento e l’esposizione solare, che hanno l’obiettivo di modulare la luce e la radiazione sulle facciate trasparenti.

L’edificio è stato realizzato privilegiando i materiali di minor impatto ambientale, con soluzioni a secco e disassemblabili secondo i principi del Design for Manufacturing and Assembly. Una modalità di progettazione che produce vantaggi in termini di riduzione dei tempi di lavorazione in cantiere e dell’inquinamento complessivo.

«Il progetto del quartier generale di Iperceramica incorpora i principi propri del Design for Manufacturing and Assembly (DfMA) e del Design for Disassembly (DfD) – racconta l’architetto Michele Roveri che con Valentina Porceddu, responsabile della Unit R&D, fa parte del team di progettazione di MCA -. In linea con il primo approccio, l’edificio è stato pensato come insieme di componenti seriali, ridotti di numero e tipologia, assemblabili a secco. Il secondo metodo è complementare al primo e prevede una progettazione che, sin dalle prime fasi concettuali, sia orientata a massimizzare la flessibilità di trasformazione in fase operativa e a ridurre l’impatto del fine vita, consentendo la separazione dei componenti e il loro parziale recupero e riuso. Nel complesso, l’incidenza di tali strategie nella riduzione delle emissioni di CO2 correlate al settore delle costruzioni può arrivare al 18%».

Secondo gli studi prodotti dalla società di consulenza e progettazione Bryden Wood di Londra, sono numerosi i benefici che si ottengono applicando le due metodologie:

La nuova sede si sviluppa su due livelli, di circa 800 metri quadrati ciascuno, su una pianta quadrata di 30 metri per 30, organizzata su una maglia strutturale di 10 metri per 10 che dà vita a nove campate, otto perimetrali (che accolgono gli spazi operativi degli uffici) e una centrale (che ospita una corte interna alberata).

L’intero edificio è sorretto da 16 pilastri, 12 perimetrali e quattro interni, e da alcuni setti in pannelli di legno X-Lam collocati nei tamponamenti dei blocchi di servizio, nella scala antincendio e nelle pareti dell’ascensore.

Tutte le strutture – pilastri in legno lamellare, setti, solaio intermedio e di copertura in X-Lam – sono state montate a secco in trenta giorni lavorativi, con un impiego giornaliero medio di quattro operai specializzati e l’utilizzo di una gru come unico mezzo di cantiere.

Tutte le connessioni tra le parti sono state effettuate mediante bullonature su flange metalliche alloggiate nelle strutture, prima dell’arrivo in cantiere. L’approvvigionamento del cantiere è avvenuto con mezzi di trasporto ordinari.

In questo modo la totalità del sistema risulta completamente disassemblabile. Il progetto è stato realizzato nel rispetto dei contenuti dell’Accordo di Parigi sul contenimento delle emissioni di CO2.

«Nel caso di Iperceramica – continua Roveri – a parte la platea di fondazione, che ospita le connessioni delle strutture lignee verticali, tutti gli elementi sono stati assemblati in opera senza ricorrere a lavorazioni cosiddette “sporche”, consentendone così una rapida posa in opera».

I componenti che costituiscono l’edificio di Fiorano Modenese e che connotano la progettazione secondo i principi del Design for Manufacturing and Assembly e alla disassemblabilità riguardano le strutture portanti (pilastri e solai) in legno, i tamponamenti esterni realizzati con facciate continue a montanti e traversi, la vela di copertura con la sua struttura in profili metallici estrusi, i pavimenti flottanti (60 centimetri per 60 di dimensione) e le pareti divisorie interne realizzate con elementi modulari.

«Optare per materiali naturali, riciclati e locali riduce fino 6% le emissioni di CO2 – conclude il progettista di MCA -. Rispetto al calcestruzzo, il legno è un materiale che incorpora l’anidride carbonica e risulta idoneo alla posa a secco, costituendo quindi una soluzione ideale se si persegue un approccio come quello da noi scelto».

«In un periodo in cui è necessario ripensare gli spazi in ottica di benessere­ – afferma l’architetto Mario Cucinella – la nuova sede di Iperceramica è un esempio di come l’imprenditoria italiana stia prendendo consapevolezza dell’importanza che la costruzione dello spazio del lavoro determina anche la qualità della vita di chi lo vive. Ma non solo, progettare edifici flessibili, pensati per essere montati semplicemente e in grado di garantire il confort attraverso le risorse naturali, permette di ridurre le emissioni di CO2 così come stabilito dall’Accordo di Parigi».

Consiglia questo progetto ai tuoi amici

La sede del Comitato Olimpico Internazionale di Losanna, tra gli edifici più sostenibili al mondo, si fregia di tre certificazioni ambientali.

Shanghai Tower è una torre di 362 metri di altezza...

MUSE (MUseo delle ScienzE) è un centro di diffusione della...

Bosco Verticale© è un progetto di forestazione metropolitana che contribuisce a rigenerare l'ambiente e la biodiversità urbana senza implicare una espansione della città nel territorio, un nuovo modello di densificazione in altezza del verde e del costruito all'interno della città.

Infobuildenergia è testata registrata presso il Tribunale di Milano al n° 64 dell’8/3/2013 - ISSN 2282-1821 © 2000-2022 Infoweb srl - P.IVA 13155920153 - Tutti i diritti riservati | Privacy